VEDIAMO LE PROPRIETA’ DEI TRE FUNGHI CHE COMPONGONO IL NUOVO INTEGRATORE CORDYCHAGA
Integratore a base di Cordyceps , Reishi e Chaga
( CHAGA )
I siberiani lo bevono quotidianamente e vivono in salute e forza dagli 85 ai 100 anni (non in uno stato di degenza in un ospizio). Gli antichi cinesi lo hanno da sempre considerato come un fattore di longevità, ed i Giapponesi e Coreani lo usano regolarmente e infatti risultano essere tra le popolazioni più longeve al mondo.
Questo è dovuto agli adattogeni, agli antiossidanti e alle proprietà coadiuvanti anti-tumorali di questo fungo.
POTENTE NEL COLPIRE LE CELLULE TUMORALI
La polvere di chaga è un rimedio tradizionale considerato una panacea da tantissime tradizioni per millenni. La moderna scienza medica ne ha analizzato l’interessante attività antitumorale in molti studi in vitro [1, 2, 3]. Le sostanze in esso contenute sarebbero infatti in grado di aggredire le cellule tumorali in modo selettivo senza però causare danni a quelle sane, come invece avviene con la maggior parte dei chemioterapici oggi usati nella terapia del cancro.
Nelle regioni dove se ne fa infatti tradizionalmente uso, l’incidenza di patologie oncologiche è molto più bassa che in altre zone del mondo.
Questa sua efficacia naturale contro il cancro è dovuta in gran parte all’acido betulinico, che previene lo sviluppo tumorale e uccide le cellule cancerogene senza intaccare quelle sane. Inoltre, ha potenti effetti antinfiammatori e meccanismi di apoptosi che distruggono le cellule danneggiate. Se assunto durante le cure chemioterapiche convenzionali, il Chaga aiuta a sollevare gli effetti collaterali e a stimolare il sistema immunitario.
LA SOSTANZA NATURALE PIU’ ANTIOSSIDANTE CHE ESISTA
I SOD (superossidismutasi o O2-) sono gli enzimi antiossidanti più importanti per l’organismo che mantengono la membrana cellulare elastica e in salute. Essi diminuiscono con gli anni e hanno come effetto l’invecchiamento, mentre una vita sana e una giusta attività fisica mantengono alti i suoi livelli ritardando l’invecchiamento.
Il Chaga ha la più alta quantità di SOD di tutti i nutrienti finora scoperti, esso ne contiene ben cinquanta volte di più degli altri funghi medicinali.
Gli alti livelli di melanina contenuti nel Chaga (responsabili del suo colore nero) hanno un effetto antiossidante protettivo del DNA, che combattono le radiazioni attivando la ghiandola pineale.
L’uso costante nel tempo del Chaga alcalinizza il pH del corpo umano contrastando i radicali liberi, alleviando lo stress ed eliminando l’acidità che è responsabile dell’insorgere della maggior parte delle malattie.
L’elemento più potente di questo fungo è l’acido del Chaga, che secondo quanto affermato dagli scienziati russi, equilibra il metabolismo e lascia il suo effetto curativo in tutto l’organismo e tessuti del corpo umano. I benefici più evidenti sono i potentissimi effetti antiossidanti che, come puoi vedere dall’immagine sotto, superano tutte le più famose bacche antiossidanti come l’Acai e le Goji.
Indicazioni: Dolori articolari, convalescenza dopo malattie prolungate, stati di stress, affaticamento, anti-invecchiamento, malattie autoimmuni, malattie da raffreddamento, infiammazioni, dolori articolari, preparazione atletica.
Il chaga è inoltre un vero e proprio superfood dotato di una spiccata attività anti-invecchiamento, antiossidante e soprattutto adattogena. Perfetto quindi per chi conduce una vita stressante e piena di impegni, il chaga aiuta a migliorare la salute del nostro organismo, riducendo l’azione dannosa dei radicali liberi, e predisponendo meglio i nostri bioritmi fisiologici ad adattarsi a stress, malattie, affaticamento e traumi.
Una potente azione antinfiammatoria e immunomodulante lo rende quindi un rimedio perfetto sul lungo termine per integrare la nostra dieta con un principio antinvecchiamento di efficacia riconosciuta.
Ricerche moderne hanno dimostrato che i benefici del Chaga sono evidenziati nelle sue sostanze di valore biologicamente attive, alcune di queste non sono contenute in nessun’altra pianta.
Tra i suoi componenti principali vi sono:
– composti fenolici
– melanina
– triterpenoidi
– acido betulinico (una importante quantità)
– beta-glucani (un potentissimo polisaccaride)
– ergosterolo (vitamina D2)
– oligoelementi
– vitamine (tra cui la vitamina D)
Combinati insieme, creano un fitocomplesso dagli effetti immunomodulatori ed equilibratori del sistema ormonale. L’acido betulinico è un triterpene pentaciclico, esso è stato testato per il melanoma, per i problemi cutanei e per ritardare le infezioni da HIV. Nei polisaccaridi del Chaga sono compresi differenti tipi di legami glicosidici, ad esempio 1,3 e 1,6 beta-glucani, alfa-glucani (1,3) e, in particolar modo, i beta-D-glucani che innescano e stimolano molte risposte immunitarie per combattere le infezioni: attivando i macrofagi, i T-Helper, le cellule NK e le cellule Beta essi aumentano la produzione di anticorpi.
Gli alti livelli di melanina contenuti nel Chaga hanno un effetto antiossidante protettivo del DNA, che combattono le radiazioni attivando la ghiandola pineale. I fitonutrienti del Chaga hanno una capacità di inibire il fattore nucleare KB, un composto conosciuto che può causare la mutazione o l’auto-distruzione delle cellule sane. L’uso costante nel tempo del Chaga alcalinizza il pH del corpo umano.
Il Chaga ha la più alta quantità di SOD di tutti i nutrienti finora scoperti, esso ne contiene ben cinquanta volte di più degli altri funghi medicinali.
L’elemento più potente di questo fungo è l’acido del Chaga, che secondo quanto affermato dagli scienziati russi, equilibra il metabolismo e lascia il suo effetto curativo in tutto l’organismo e tessuti del corpo umano. I benefici più evidenti sono i potentissimi effetti antiossidanti, che piante come l’Aronia Melanocarpa e le bacche del Goji sono lontane come effetto antiossidanti del Chaga, esso occupa il primo posto nella scala ORAC, che misura i livelli di antiossidanti negli alimenti.
Il Chaga è un combattente naturale contro il cancro grazie all’acido betulinico, che previene lo sviluppo tumorale e uccide le cellule cancerogene senza intaccare quelle sane. Inoltre, ha potenti effetti antinfiammatori e meccanismi di apoptosi che distruggono le cellule danneggiate. Se assunto durante le cure chemioterapiche convenzionali, il Chaga aiuta a sollevare gli effetti collaterali e a stimolare il sistema immunitario.
Due sono gli effetti collaterali noti ad oggi del Chaga. Il primo è quello di fluidificare il sangue, quindi bisogna fare attenzione nel caso di assunzione congiunta con Aspirina o Warfarin. L’altro è di abbassare i livelli di glucosio nel sangue, anche qui si deve fare attenzione nel caso di assunzione combinata con l’insulina.
Ricerche scientifiche circa gli effetti del Chaga si sono centrate intorno al suo uso comune popolare. Oltre 1400 pubblicazioni scientifiche, in quarant’anni, indicano che il fitocomplesso di questo fungo può offrire soluzioni per combattere virus e malattie funginee, stimolare il sistema nervoso centrale, rallentare la crescita tumorale e delle cellule cancerogene, abbassare la pressione venosa e arteriosa ed i livelli di glucosio, migliorare l’elasticità e il colore dermico, disintossicare fegato, reni e milza, provocare infine un ringiovanimento generale. Questo fungo è stato approvato dal Consiglio di Ricerca Medica e dal Ministro della Salute Russa.
Riassumendo i principali benefici del fungo Chaga sono i seguenti
– Potentissimo antiossidante
– Dolori articolari
– Combatte le allergie
– Cura o previene molti tumori
– Infezioni batteriche
– Stabilizzatore della pressione sanguinea
– Affaticamento cronico
– Malattie degenerative
– Problemi digestivi
– Disturbi del sonno
– Infezioni fungine (come per esempio la Candida)
– Salute del cuore
– Cattiva circolazione
– Aumento della forza con maggiore resistenza alla fatica
– Infezioni virali
– Rafforza fortemente l’immunità
– Favorisce la perdita di peso
– Contrasta la perdita dei capelli
– Migliora la vista
– Contrasta la perdita di memoria
– Combatte la stipsi
– Regolarizza gli squilibri ormonali
– Allevia la depressione
Riferimenti Bibliografici:
Lemieszek MK, Langner E, Kaczor J, Kandefer-Szerszeń M, Sanecka B, Mazurkiewicz W, Rzeski W. “Anticancer effects of fraction isolated from fruiting bodies of Chaga medicinal mushroom, Inonotus obliquus (Pers.:Fr.) Pilát (Aphyllophoromycetideae): in vitro studies.” Int J Med Mushrooms. 2011;13(2):131-43.
Lee SH, Hwang HS, Yun JW. “Antitumor activity of water extract of a mushroom, Inonotus obliquus, against HT-29 human colon cancer cells.” Phytother Res. 2009 Dec;23(12):1784-9. doi: 10.1002/ptr.2836.
Mazurkiewicz W, Rydel K, Pogocki D, Lemieszek MK, Langner E, Rzeski W. “Separation of an aqueous extract Inonotus obliquus (Chaga). A novel look at the efficiency of its influence on proliferation of A549 human lung carcinoma cells.” Acta Pol Pharm. 2010 Jul-Aug;67(4):397-406.PMID: 20635536
Yun JS, Pahk JW, Lee JS, Shin WC, Lee SY, Hong EK. “Inonotus obliquus protects against oxidative stress-induced apoptosis and premature senescence.” Mol Cells. 2011 May;31(5):423-9. Epub 2011 Feb 22. PMID:21359681
Won DP, Lee JS, Kwon DS, Lee KE, Shin WC, Hong EK. “Immunostimulating activity by polysaccharides isolated from fruiting body of Inonotus obliquus.” Mol Cells. 2011 Feb;31(2):165-73. Epub 2010 Dec 22. PMID:21191814
fonte dionidream Riferimenti:
1.Lemieszek MK, Langner E, Kaczor J, Kandefer-Szerszeń M, Sanecka B, Mazurkiewicz W, Rzeski W. “Anticancer effects of fraction isolated from fruiting bodies of Chaga medicinal mushroom, Inonotus obliquus (Pers.:Fr.) Pilát (Aphyllophoromycetideae): in vitro studies.” Int J Med Mushrooms. 2011;13(2):131-43.
2.Lee SH, Hwang HS, Yun JW. “Antitumor activity of water extract of a mushroom, Inonotus obliquus, against HT-29 human colon cancer cells.” Phytother Res. 2009 Dec;23(12):1784-9. doi: 10.1002/ptr.2836.
3.Mazurkiewicz W, Rydel K, Pogocki D, Lemieszek MK, Langner E, Rzeski W. “Separation of an aqueous extract Inonotus obliquus (Chaga). A novel look at the efficiency of its influence on proliferation of A549 human lung carcinoma cells.” Acta Pol Pharm. 2010 Jul-Aug;67(4):397-406.PMID: 20635536
4.Yun JS, Pahk JW, Lee JS, Shin WC, Lee SY, Hong EK. “Inonotus obliquus protects against oxidative stress-induced apoptosis and premature senescence.” Mol Cells. 2011 May;31(5):423-9. Epub 2011 Feb 22. PMID:21359681
5.Won DP, Lee JS, Kwon DS, Lee KE, Shin WC, Hong EK. “Immunostimulating activity by polysaccharides isolated from fruiting body of Inonotus obliquus.” Mol Cells. 2011 Feb;31(2):165-73. Epub 2010 Dec 22. PMID:21191814
AVVERTENZA
Le informazioni contenute nella presente nota informativa sono allo stato attuale delle nostre conoscenze accurate e corrette e derivate dalla letteratura scientifica più accreditata. Tuttavia, sono divulgate senza alcuna garanzia riguardo a possibili errori contenuti nella letteratura di provenienza. In particolare non si assumono responsabilità per ciò che attiene alla loro applicazione, per eventuali applicazioni e/o usi impropri
GANODERMA REISHI .
IL GANODERMA: che cos’è, i suoi benefici, tempi di reazione, come si assume, controindicazioni.
Il Ganoderma è un fungo medicinale dalle comprovate proprietà farmacologiche, usato da secoli in oriente e oggi anche qui in Italia.
Proprietà:
-aumenta le difese immunitarie grazie all’elevato contenuto di germanio organico (l’aloe ne contiene 77 ppm, il ganoderma ne contiene 6000 ppm)
– antinfiammatorio naturale;
– anticolesterolo
– antidepressivo
– antinfluenzale
– antibiotico
– per ansia, insonnia
– aiuta a dimagrire
– antivirale
– antitumorale
e molto altro ancora.
Tempi per gli effetti positivi del Reishi
Gli effetti benefici del fungo cominciano ad essere percepibili nella 3a o 4a settimana, dove si percepiscono anche il miglioramento dei sintomi, del sonno, dell’energia e del benessere globale.
Nel secondo mese i sintomi che voglio curare si riducono e spesso spariscono.
Al terzo mese il miglioramento si consolida, in crescendo se si prosegue per altri mesi.
Tre mesi è il periodo ottimale per ottenere gli effetti benefici del Reishi, utilizzando i dosaggi consigliati.
Perché servono tre mesi?
Il primo mese prevale la depurazione dalle tossine, e l’eliminazione di eventuali sintomi.
Nel secondo gli effetti diventano predominanti e si vive nel benessere.
Il terzo mese, l’organismo stabilizza e porta avanti questi effetti salutari.
Si può continuare con l’assunzione di Reishi anche nei mesi successivi o negli anni, perché l’utilizzo dei funghi per la salute dovrebbe essere un’abitudine alimentare quotidiana.
Al pari di frutta e verdura che forniscono un nutrimento sano, i funghi presentano benefici maggiori: nutrono e puliscono ogni cellula.
Esattamente svolgendo la loro funzione naturale, ovvero puliscono il sottobosco da vegetazione in decomposizione, da insetti o tessuti animali morti, i quali trasformano in fungo cioè nutrimento vitale sano.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Non possiedono controindicazioni, non danno effetti collaterali, e si associano a qualsiasi farmaco, migliorandone l’azione, come hanno dimostrato diverse ricerche scientifiche.
Compatibilità
Compatibili con qualsiasi altro rimedio naturale o farmaco chimico, presentano solo una incompatibilità con l’auricularia e i farmaci fluidificanti.
Reishi a pasto o fuori pasto?
L’assunzione può essere fatta a qualsiasi orario, a seconda delle proprie preferenze o abitudini, perché i funghi vengono ben assorbiti anche in presenza di cibo.
Digeribilità dei funghi Reishi
Ben digeribili anche a digiuno, se le condizioni dello stomaco sono buone: in particolare se associati ad un bicchiere di liquidi, meglio tiepidi. In tal modo raggiungeranno rapidamente l’intestino dove il fungo verrà assorbito.
La miglior digeribilità è data dalle compresse gastro-protette di Reishi, che non vengono attaccate dai succhi gastrici.
Quando non si digeriscono i funghi?
Nei casi in cui lo stomaco non digerisce bene i funghi, è eccessivamente debole e da curare con diversi rimedi.
Il consiglio è quello di aggiungere la papaya fermentata, oppure alimenti ricchi di fibre, utili alla salute e all’intestino.
(Fonte: istitutomicoterapico.it)
Grazie al contenuto di triterpeni, contrasta le patologie che insorgono su base infiammatoria come l’artrite. Il reishi è efficace anche sul sistema cardiovascolare: l’acido ganoderico in sinergia con l’adenosina, abbassa la pressione sanguigna e riduce il colesterolo “cattivo” e i trigliceridi, migliora la funzionalità epatica e intestinale, riequilibrando la flora batterica; inoltre, è ipoglicemizzante. Fra i tanti sali minerali contenuti nel reishi, è presente anche il germanio, una sostanza che agisce a livello circolatorio: diluisce il sangue e apporta ossigeno al cervello, migliorando le prestazioni del sistema neurovegetativo, calmando la tensione nervosa e aiutando a prevenire patologie come Alzheiner e Parkinson.
Il Ganoderma o Reishi è un fungo officinale impiegato nelle varie tecniche mediche tradizionali orientali; i principi attivi del Ganoderma o Reishi sono:
I polisaccaridi β-glucani e gli etero-β-glucani, molecole notoriamente anti-tumorali ed immunostimolanti
Proteine definite Ling Zhi-8 (LZ-8), peptidi anti-allergici, ipocolesterolemizzanti ed ipotensivi
Acidi ganoderici (triterpeni), steroli in grado di ridurre le reazioni allergiche limitando la produzione di istamina, ottimizzando la respirazione cellulare e favorendo la funzionalità epatica.
Il Ganoderma o Reishi non è l’unico fungo dalle proprietà benefiche; si conoscono anche lo Shitake, il Maitake ed il Cordyceps, che pur vantando una composizione chimica molto simile, non contenendo gli acidi ganoderici (dal sapore amaro), risultano meno efficaci.
NB. Tra il Ganoderma o Reishi Rosso e quello Nero, il primo sembra essere più efficacie grazie alla maggior concentrazione di principi farmacologici.
Il Ganoderma o Reishi può essere consumato in forma alimentare o come estratto.
Effetti auspicati dell’integrazione con Ganoderma o Reishi
Il Ganoderma o Reishi è stato sperimentato nel trattamento di numerose patologie e condizioni cliniche; con grande stupore da parte degli scienziati, il Ganoderma o Reishi si è dimostrato molto utile per il suo potenziale adattogeno, ma CONCRETAMENTE la sua efficacia non è paragonabile a quella dei farmaci specifici.
Alla luce di quanto sopra riportato, si consiglia di non sopravvalutare gli effetti benefici documentati e di interpretarli come una valida traccia degli studi condotti sul Ganoderma o Reishi (Istituto Cancer Research UK).
Proprietà benefiche del Ganoderma o Reishi: analgesico, antiallergico, preventivo dalla bronchite, anti infiammatorio, stimolante le cellule immunitarie Natural Killer (NK), antibatterico per effetto dell’immunostimolazione, antivirale per l’aumento della produzione di interferone, antiossidante, antitumorale, ipotensivo, ipocolesterolemizzante, cardio tonico, antidepressivo e rilassante, mucolitico, ostacola il virus HIV (sia in vitro che in vivo), migliora la funzionalità cortico-surrenalica, aumenta la produzione di interleuchina 1 e 2 prodotta da macrofagi e splenociti.
Assumere Ganoderma o Reishi
Nonostante venga consigliato come coadiuvante di terapie molto complesse, il Ganoderma o Reishi è un integratore alimentare e non un farmaco, pertanto risulta adatto al consumo in qualsiasi età e stato fisio-patologico; sia chiaro, l’eventuale assunzione DOVREBBE essere valutata e consigliata dal medico di base che, d’altro canto, a volte non ne conosce la composizione o gli effetti specifici.
L’unica avvertenza si riferisce all’interazione chimica tra le molecole del Ganoderma o Reishi ed il sistema immunitario di pazienti IMMUNOSOPPRESSI e/o sottoposti a trapianto d’organi; in tal caso, forse l’assunzione di Ganoderma o Reishi non risulterebbe consigliabile.
NB. Non si conoscono effetti collaterali in gravidanza o allattamento, ma ciò non significa che debba essere considerato totalmente innocuo.
Il Ganoderma o Reishi dovrebbe essere assunto quotidianamente, meglio se: la mattina, a stomaco vuoto, associato ad integratori di acido ascorbico (la vit. C favorisce la digestione dei carboidrati fungini) e con buone quantità d’acqua per favorire la filtrazione renale.
I vantaggi del Ganoderma o Reishi sono variabili e dipendono dalle interazioni fisiologiche; in linea di massima, se l’organismo viene posto in condizioni ottimali (stile di vita ed alimentazione), attraverso l’integrazione quotidiana di Ganoderma o Reishi dovrebbe manifestare i primi miglioramenti entro 10-14 giorni dall’inizio dell’integrazione alimentare.
Quali sono le controindicazioni del Ganoderma ? Quali sono le persone che dovrebbero evitare di assumere Ganoderma Lucidum?
Il Ganoderma Lucidum è un fungo, un alimento. Non è un farmaco. E’ un alimento pregiato dal punto di vista delle sostanze nutritive. Contiene parecchi sali minerali (zinco, magnesio, ferro, rame, potassio, germanio, calcio, manganese), vitamina B, polisaccaridi, germanio organico, ecc…
E’ un prodotto naturale che serve a mantenere il nostro corpo in uno stato di equilibrio psico-fisico. Rafforza il nostro Sistema Immunitario e quindi aiuta a prevenire gli acciacchi e alcune malattie. Il Ganoderma non è un prodotto che cura. Se una persona ha una malattia si deve rivolgere ad un Medico che gli prescrive la giusta medicina o il giusto farmaco. Il Ganoderma può essere assunto affiancandolo ai farmaci per migliorare il benessere del proprio corpo e la sua capacità di contrastare una malattia. Per alcune tipologie di persone e contestualmente all’assunzione di alcuni farmaci l’assunzione di Ganoderma non è consigliata.
Controindicazioni del Ganoderma
Le principali controindicazioni del Ganoderma riguardano quattro tipologie di persone:
persone allergiche ai funghi
persone che hanno subito un trapianto d’organi: il Reishi ha infatti proprietà immunostimolanti. Rafforza le nostre difese immunitarie e quindi non è indicato per questa tipologia di persone
persone che assumono farmaci anti-coagulanti: il Ganoderma fluidifica il sangue e dovrebbe essere evitato da questa tipologia di persone
donne in gravidanza ed allattamento
Queste controindicazioni del Ganoderma riguardano maggiormente prodotti a base di Ganoderma Lucidum al 100%, quali ad esempio capsule e polvere. Tuttavia si sconsiglia per le quattro tipologie di persone qui sopra anche l’assunzione di bevande contenenti l’estratto di Ganoderma Lucidum, quali caffè, tè, cioccolate, ecc…
Il Ganoderma è un prodotto naturale ancora poco conosciuto in Italia ma siamo convinti che nei prossimi anni verrà scoperto da un numero sempre maggiore di persone, che impareranno ad apprezzare le sue proprietà e i suoi benefici.
vediamo alcune delle sue proprietà .
Tra i benefici del Ganoderma ne possiamo annoverare davvero molti: Ricco di minerali, vitamine e aminoacidi: il fungo Reishi è un vero e proprio integratore naturale che contiene sali minerali come Magnesio, Potassio, Calcio, Ferro e Zinco, vitamine del gruppo B e aminoacidi essenziali, che conferiscono al ganoderma lucidum proprietà ricostituenti e proprio per questo è ottimo per fronteggiare stanchezza e spossatezza. Aiuta il sistema #immunitario: quando le difese del corpo sono messe a dura prova e hanno bisogno di aiuto, il Ganoderma Lucidum è un ottimo sostegno affinché il sistema immunitario si autoregoli nuovamente al meglio e si rafforzi. Antibatterico e antivirale: vista la sua azione attiva sul sistema immunitario, questo fungo è considerato anche un buon rimedio naturale contro batteri e virus di vario genere. In particolare alcune ricerche hanno mostrato una grande efficacia del Reishi contro l’Herpes Simplex. Antinfiammatorio: tra le proprietà del Ganoderma Lucidum c’è quella di combattere le infiammazioni, alcune ricerche sostengono addirittura che sia efficace al pari dell’idrocortisone. Protegge il fegato ed è antiossidante: il Ganoderma svolge un’azione epatoprotettiva ma anche detossificante. Si tratta poi di un potente antiossidante in grado di contrastare i radicali liberi e dunque l’invecchiamento cellulare. Regola colesterolo e glicemia: un’assunzione costante di Reishi aiuta in caso di ipercolesterolemia, ciò grazie ad una duplice azione. Da una parte ostacola la sintesi endogena (ovvero prodotta dal corpo) di colesterolo, dall’altra inibisce l’assorbimento intestinale di questa sostanza. Ottima anche l’azione in caso di problemi di glicemia, si mostra infatti efficace nel ridurre i livelli di glucosio nel sangue. Regola la pressione: si può assumere questo fungo anche in caso di ipertensione. Grazie alla presenza di sostanze chiamate triterpeni, il #Ganoderma agisce come stabilizzatore della pressione ed è quindi un alleato naturale del cuore. Aiuta in caso di allergie: questa proprietà è dovuta alla presenza nel Ganoderma Lucidum dei #triterpeni, sostanze che riducono la produzione di istamina, responsabile dei tanto fastidiosi effetti delle allergie. Regola il sistema nervoso: si può utilizzare il #Reishi anche per calmare per il sistema nervoso, aiuta ad esempio in caso di ansia, depressione e insonnia. Antitumorale: alcune ricerche si stanno concentrando poi sulle proprietà del Reishi nella lotta contro i tumori. Anche in questo caso sembra che la sua azione anticancro sia dovuta principalmente alla capacità del Ganoderma di rafforzare il sistema immunitario ma anche al fatto che questo fungo migliora l’ossigenazione del corpo. Sostegno alla chemioterapia: c’è poi chi utilizza con successo questo fungo per lenire i disturbi tipici che sopraggiungono in seguito alla chemioterapia (ma anche radioterapia) e per limitare i danni al fegato che queste cure comportano.
CORDYCEPS SINENSIS
STRAORDINARIO FUNGO DELLA FORZA E DELL’ENERGIA PSICO-FISICA
E’ un raro fungo tibetano e tra i funghi medicinali e’ considerato il piu’ potente rigenerante e rinvigorente sia mentale che fisico . E’ da sempre considerato tonico ed afrodisiaco e sia nei maschi che nelle femmine porta ad un aumento dell’attivita’ sessuale fino al 30% .
La sua principale caratteristica e’ quella di energizzante a livello cellulare e cio’ porta beneficio a tutti i livelli : organico , immunitario , ormonale e psichico .
DOVE SI TROVA ? ENTRA NEL LINK QUI SOTTO
COSTITUENTI PRINCIPALI DEL CORDYCEPS SINENSIS
#Cordycepina: un nucleoside purinico ad effetto antibiotico con proprietà antitumorali;la cordycepina e’ un derivato del nucleoside adenosina ritenuto il più importante componente attivo dal punto di vista terapeutico.
#Ergosterolo ed Ergosterolo palmitato: si tratta di un precursore della vitamina #D2 contenuto nei funghi e lieviti;
Acido #Cordycepico: che è semplicemente D Mannitolo, zucchero che tra le altre funzioni ha quella di facilitare l’ingresso di sostanze chimiche bioattive a livello cerebrale;
Polisaccaridi: oltre al già citato acido cordycepico, contiene anche #ciclofurani, #β-glucani, #b-mannani ad azione #immunomodulante;
Sali minerali: sodio, potassio, calcio, magnesio, ferro e zinco
Vitamine
Galattomannano
Micosio
Gracile
Adenosina
Acido palmitico
Steroli
5alfa-8alfa-epidioxy-5alfa-ergosta-6,22-dien-3beta-ol
MIGLIORA LE DIFESE IMMUNITARIE
Il Cordyceps sinensis è ricco di polisaccaridi (principalmente β-glucani) ad alto peso molecolare che esercitano un’importante azione di regolazione del sistema immunitario. Non agiscono direttamente sulla malattia, ma piuttosto potenziano la risposta immunitaria che diventa più veloce ed efficace nel rispondere allo stimolo patogeno. Ciò non significa che assumendo Cordyceps non ci ammaliamo, ma che la nostra capacità di rispondere alla malattia diventa molto più rapida ed efficace e quindi i sintomi saranno ridotti sia come intensità, che come durata.
Un recente studio del 2007 ha dimostrato che i polisaccaridi del Cordyceps sinensis sono in grado di aumentare l’attività fagocita, di attivare quindi quelle cellule del sistema immunitario con il compito di mangiare e distruggere gli agenti patogeni. Indirettamente ciò significa che il fungo è in grado di potenziare l’immunità innata o aspecifica. La sua attività è quindi soprattutto di regolazione del sistema immunitario, per rispondere a specifiche situazioni di pericolo esterne.
POTENTE ANTIMICROBICO E ANTIVIRALE
Il Cordyceps sinensis è l’unico rimedio in natura che contiene una particolare classe di sostanze nucleosidi alterati (cordicepina e HEAA, idrossietiladenosine) che hanno un’azione antireplicativa diretta nei confronti di virus, batteri e anche su molti tipi di cellule tumorali. Ciò significa che quando queste sostanze vengono incorporate nel DNA di questi organismi, lo danneggia in modo tale che non possono sopravvivere e replicarsi.
Per questo motivo possiamo dire che il Cordyceps è un vero e proprio antimicrobico ed antivirale naturale. La cordicepina poi è una sostanza con azione antibiotica diretta, molto efficace anche contro quei microrganismi che hanno sviluppato resistenze antibiotiche. Questa sostanza si è dimostrata efficace anche nei confronti di patogeni molto pericolosi, come il Mycobacterium tubercolisis (agente infettivo della Tubercolosi) e il Mycobacterium leprare (agente infettivo della Lebbra).
Numerosi studi riportano l’efficacia del Cordyceps sinensis anche nel supporto dei pazienti affetti da HIV (AIDS). Dagli studi è emerso che questo fungo è in grado di ridurre la carica virale, inibendo la replicazione del virus e una migliore risposta immunitaria, nonché a ridurre i casi di infezioni opportunistiche e le malattie oncologiche associate allo sviluppo dell’AIDS.
MIGLIORA ENERGIA , RESISTENZA E VITALITA’
L’aumento dell’energia e della resistenza fisica è uno dei motivi principali per cui questo fungo è tanto ricercato.
La forma di energia che ci permette di compiere tutte le funzioni organiche è quella cellulare, e l’ATP è la molecola che rilascia energia alla cellula. Numerosi studi confermano che il Cordyceps sinensis è in grado di migliorare l’utilizzo dell’ossigeno e la produzione di ATP e incrementare l’energia a livello cellulare fino al 55%. Inoltre è in grado di aumentare direttamente i livelli di ossigeno tissutale, il che significa che la persona può “respirare meglio” e questo aiuta ad aumentare notevollmente i livelli di energia. Per questo motivo il consumo del #Cordyceps è particolarmente indicato alle persone che soffrono spesso di stanchezza, nonché agli sportivi che hanno bisogno di una marcia in più.
Ci sono inoltre numerosi studi clinici condotti su soggetti anziani che dimostrano come il #Cordyceps è in grado di migliorare sintomatologie associate all’invecchiamento, tra cui proprio la stanchezza, ma anche la memoria, le funzioni cognitive, la tolleranza al freddo e la carica sessuale.
Il Cordyceps nello sport: l’utilizzo del Cordyceps in ambito sportivo nasce dalla pubblicità seguita alle performance sportive ottenute da atlete cinesi ai mondiali di atletica di Stoccarda e ai “Chinese National Games” nel 1993. Nell’agosto del ’93 ai Campionati Mondiali di atletica di Stoccarda, le atlete cinesi vinsero l’oro nelle gare dei 1.500, 3.000 e 10.000 metri con l’abbattimento dei rispettivi record mondiali. Sempre nel ’93 durante i “Chinese National Games” le stesse atlete abbatterono 3 record mondiali. I controlli anti-doping risultarono tutti negativi e l’allenatore dichiarò che il merito andava soprattutto all’uso di questo fungo.
Un altro studio in doppio cieco condotto nel 1998 presso l’Istituto di Ricerca dello Sport della Facoltà di Medicina dell’Università di Pechino ha valutato la clearance del lattato in vari gruppi di atleti. I dati ottenuti hanno evidenziato che, nel gruppo che assumeva la dose maggiore di Cordyceps sinensis (1000 mg/die ), la clearance del lattato, e quindi le capacità di sforzo aerobico, erano nettamente migliori.
MIGLIORA LA POTENZA SESSUALE E #FERTILITA‘
In Oriente il Cordyceps sinensis è anche soprannominato “il viagra dell’Himalaya” dato che per millenni è stato l’unico rimedio della tradizione orientale in risposta ai problemi legati alla sfera sessuale, sia dell’uomo che della donna, quali la diminuzione della libido, l’impotenza e l’infertilità.
Sono diversi gli studi clinici che dimostrano come il Cordyceps sinensis migliori il livello degli ormoni sessuali, aumentando la carica sessuale e la risposta funzionale degli organi sessuali dell’uomo e della donna. Altri studi, condotti prima sugli animali e in seguito su uomini volontari, riportano un aumento del testosterone, nonché un incremento della motilità e della quantità degli spermatozoi. Inoltre il Cordyceps sembra agisca anche aumentando il flusso sanguigno agli organi sessuali, generando un erezione più virile negli uomini.
Il Cordyceps è dunque efficace perché agisce sia sulla circolazione del sangue, che regolando la produzione di ormoni.
ANTITUMORALE E DI SUPPORTO ALLE TERAPIE CHEMIO E RADIO
Il Cordyceps sinensis è particolarmente utile come supporto alle terapie oncologiche tradizionali (chemioterapia e radioterapia) perché:
Agisce sul sistema immunitario: i globuli bianchi e le cellule sane sono particolarmente sensibili ai cicli di chemioterapia. Durante la chemio muiono molto velocemente e lasciano l’organismo in uno stato di immunodeficienza. Come abbiamo visto il Cordyceps agisce sul sistema immunitario, mantenendolo vigile ed efficiente e riducendo di fatto molti degli effetti collaterali più visibili provocati dalla chemio. Questo effetto è attribuibile soprattutto ai polisaccaridi in esso contenuti.
Azione diretta antitumorale: oltre ai polisaccaridi il Cordyceps sinensis contiene diversi metaboliti secondari che esercitano un’attività antitumorale diretta, con caratteristiche multi-target, multi-livello e con capacità di interagire a vari livelli biochimici. L’attività antitumorale del Cordyceps è attribuibile soprattutto alla presenza di cordicepina e di analoghi dell’adenosina (HEAA), che hanno dimostrato in vitro azione di inibizione della proliferazione cellulare, di induzione di apoptosi (morte cellulare programmata) e di inibizione dell’invasività delle cellule tumorali.Stimolazione della corretta differenziazione cellulare, azione preventiva #antineoplastica. Inibizione della #proteinkinasi .
Proprietà #radioprotettive: il Cordyceps è anche utilizzato come rimedio radioprotettivo, in quanto è in grado di mitigare gli effetti delle radiazioni, proteggendo le cellule del midollo osseo e permettendo un recupero dei valori ematici più veloci e una diminuzione del livello dei radicali liberi dell’ossigeno (ROS), riducendo anche i danni su cellule sane, tessuti ed organi.
ANTI-INVECCHIAMENTO E ANTIOSSIDANTE
Azione antiossidante ed #antiaging
Storicamente il Cordyceps è sempre stato considerato un rimedio naturale, in grado di allungare la vita. Gli studi condotti su questo fungo non hanno fatto altro che confermare queste sue proprietà.
Infatti il Cordyceps sinensis è uno dei più potenti antiossidanti esistenti in natura e la sua azione si esercita soprattutto nei confronti dei radicali liberi dell’ossigeno (ROS), estremamente dannosi per l’organismo in quanto attaccano i costituenti molecolari principali, causando un danno cellulare ai tessuti e agli organi.
Questa azione negativa, condotta dai radicali liberi, accellera i tempi di invecchiamento cellulare e di fatto anche quello “visivo” caratterizzato dalla comparsa di rughe, macchie sulla pelle e in seguito di vere e proprie patologie.
Il Cordyceps agisce progettendo l’organismo dalla perossidazione lipidica, un processo che porta al danneggiamento delle membrane biologiche e dei tessuti ad elevata componente lipidica, quali il tessuto nervoso cerebrale e periferico. Per questo stesso motivo il suo utilizzo è consigliato per la prevenzione da malattie neurodegenerative, quali la demenza senile, il morbo di #Alzheimer e il morbo di #Parkinson e la Sclerosi Multipla.
PROTEZIONE CARDIOVASCOLARE
Studi scientifici hanno dimostrato che il Cordyceps sinensis è in grado di proteggere il cuore e il sistema vascolare. Tra le varie azione vi è quella di stabilizzare il battito cardiaco in caso di aritmie e tachicardie e di protezione da ipossia e ischemia. Questa azione protettiva è correlata alla presenza di adenosina e di altri nucleosidi che migliorano la circolazione coronarica e vascolare in generale.
Inoltre il fungo Cordyceps, come la quasi totalità dei funghi medicinali, è in grado di regolarizzare anche i valori lipidici del colesterolo e dei trigliceridi. Uno studio effettuato su 273 pazienti arruolati in 9 centri ospedalieri ha dimostrato che l’assunzione di Cordyceps migliora i livelli di colesterolo dal 10 al 21% e dei trigliceridi dal 9 al 26%, aumentando al contempo i livelli di colesterolo buono (HDL) dal 27 al 30%.
PROTEGGE IL FEGATO
E’ stato dimostrato da studi scientifici che il consumo di Cordyceps sinensis migliora la funzionalità epatica e può essere molto utile per rallentare la progressione di epatopatie, quali steatosi epatica, fibrosi, cirrosi, epatite cronica virale e insufficienza epatica. E’ stato dimostrato che migliora le funzioni delle cellule di Kupffer e aumenta il metabolismo energetico e il flusso sanguigno epatico . Recenti esperienze cliniche fanno pensare che questo fungo possa essere estremamente utile nelle terapie dell’epatite C.
Sono stati descritti possibili meccanismi d’azione : stimolazione TGF-beta ,riduzione dell’espressione di PDGF e prevenzione dell’attivazione di HSC e della deposizione di procollagene I e III.
Il suo utilizzo permette di ridurre velocemente e in modo significativo i livelli degli enzimi epatici (AST, ALT, GGT, ALP) e di prevenire fibrosi e cirrosi epatica. Il meccanismo di protezione del fegato è correlato ad una più veloce degradazione dei depositi di collagene e ad una riduzione della perossidazione lipidica, un danno causato dall’eccesso di radicali liberi.
PROTEGGE I POLMONI
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese il fungo Cordyceps è in grado di lavorare e ristabilire il meridiano dei polmoni ed è dunque utile per trattare tutti quei disturbi che interessano l’apparato respiratorio.
Studi scientifici hanno infatti dimostrato che l’assunzione del Cordyceps sinensis permette di aumentare la produzione di ATP (fonte di energia cellulare) dal 30 al 55% e di migliorare la capacità di utilizzazione dell’ossigeno nella stessa percentuale. Ciò spiega la sua efficacia in tutte le affezioni respiratorie, dalla bronchite, all’asma.
Tali effetti sono stati dimostrati scientificamente attraverso l’evidenza di una diminuzione di specifici mediatori chimici responsabili della sintomatologia allergica ed asmatica, quali ad esempio il TGF-beta. Il suo utilizzo si è inoltre dimostrato particolarmente utile anche in patologie come la broncopneumopatia cronico-ostruttiva (BPCO).
PROTEGGE I RENI
Secondo la MTC il Cordyceps è il rimedio d’elezione per la cura dei disturbi dei reni, sede principale dell’energia vitale del nostro organismo.
Molti lavori scientifici hanno di fatto dimostrato che il Cordyceps sinensis è in grado di proteggere i reni e di migliorarne la funzionalità, normalmente misurata con parametri quali la creatinina, la proteinuria, l’acido urico e la clearance della creatinina. L’assunzione di Cordyceps è dunque indicata in caso di nefrite, insufficienza renale e anche in caso patologie ai reni su base autoimmune.
AZIONE ANTIDIABETICA
Numerosi studi su modelli animali concordano sul fatto che il Cordyceps sinensis è in grado di migliorare il metabolismo del glucosio, riducendo i pericolosi picchi sia di iperglicemia, che di ipoglicemia.
Questo fungo è stato studiato in vivo su animali e sull’uomo per valutare la sua capacità di regolazione della glicemia. Da questi studi si è notato che l’assunzione regolare di 3 grammi al giorno permette la regolarizzazione della glicemia nel 95% dei pazienti, rispetto al 54% ottenuto da altri metodi, con notevole riduzione del picco glicemico post-prandiale e delle ipoglicemie tra un pasto e l’altro.
Ciò permette di migliorare la gestione della glicemia nel tempo e di tenere sotto controllo i danni derivati da un eccessivo livello di glucosio nel sangue. Questo dato è inoltre confermato dal fatto che l’assunzione regolare di questo rimedio naturale, è associato anche ad una riduzione dell’emoglobina glicata.
HA AZIONE ANTIDEPRESSIVA
Il Cordyceps sinensis ha una chiara e rinomata attività antidepressiva che sembra dovuta ad un effetto anti MAO. È stato anche segnalato un influsso positivo nell’insonnia.
Negli animali da esperimento la somministrazione del fungo con l’alimentazione ha portato ad una diminuzione nei markers biochimici dello stress, con normalizzazione dei livelli di colesterolo ed attenuazione della tendenza al declino ponderale di milza (24%), corticosurrene (91%) e fegato (37%).
Questi dati indicano l’arginamento degli effetti dello stress a livello endocrino-metabolico e quindi promuovono la somministrazione del fungo in caso di depressione ed esaurimento psico-fisico.
Controindicazioni
Nella Medicina Tradizionale Cinese il fungo Cordyceps sinensis, così come il Ganoderma Lucidum, è considerato una delle “erba superiori”, cioè uno di quei rimedi naturali che l’uomo può assumere ogni giorno, per tutta la vita, anche ad alti dosaggi, senza comunque andare incontro ad effetti collaterali.
La sperimentazione con l’uso di forti dosi (10-80 g/kg) di Cordyceps negli animali da laboratorio non ha portato al riscontro di manifestazioni tossiche, letali o di effetti teratogeni o mutageni. In rari casi è stato descritto un leggero disturbo a livello gastrico, anche se comunque mai tale da richiedere l’interruzione della sperimentazione clinica.
Gravidanza e allattamento: non ci sono ancora studi che attestano la sicurezza, o la pericolosità dell’uso del Cordyceps durante la fase di gravidanza e di allattamento. Pertanto in questi casi il fungo va utilizzato con cautela e la sua eventuale assunzione deve essere effettuata sotto controllo medico.
Come si assume? Quali sono i dosaggi?
Il Cordyceps sinensis può essere assunto sotto forma di polvere, compresse ed estratti. Il dottor Ivo Bianchi, uno dei maggiori esperti di Micoterapia in Europa, nel suo libro “Guarire con i funghi medicinali” consiglia i seguenti dosaggi:
da 300-500 mg di Cordyceps sinensis durante la colazione e il pranzo aumentando gradualmente, in base al miglioramento delle forze ed alla tollerabilità del soggetto, fino ad un massimo di 2 capsule sempre mattino e primo pomeriggio.
due capsule per tre volte al giorno, in caso di malattie virali e degenerative, con cicli di 6 settimane ogni 2 mesi.
nell’anziano debilitato la somministrazione di Cordyceps consigliata è di 3 capsule al giorno, da assumere mattina e primo pomeriggio, dosaggio da raggiungere gradualmente.
nei soggetti che svolgono attività fisiche e partecipano a competizioni atletiche il dosaggio è: da 14 giorni prima della gara 3 cps al giorno; come mantenimento 1 cps durante la colazione.
Per migliorare l’assorbimento dei principi attivi, il dott. Ivo Bianchi consiglia anche l’assunzione del fungo in concomitanza con della vitamina C.
NB: Tutti gli studi che avvalorano le proprietà terapeutiche di questo fungo, ivi riportati, sono consultabili su Pubmed, nota banca dati biomedica accessibile gratuitamente online, sviluppata dal National Center for Biotechnology Information (NCBI) presso la National Library of Medicine (NLM).
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AVVERTENZA
Le informazioni contenute nella presente nota informativa sono allo stato attuale delle nostre conoscenze accurate e corrette e derivate dalla letteratura scientifica più accreditata. Tuttavia, sono divulgate senza alcuna garanzia riguardo a possibili errori contenuti nella letteratura di provenienza. In particolare non si assumono responsabilità per ciò che attiene alla loro applicazione, per eventuali applicazioni e/o usi impropri.
FONTI
Stefania Cazzavillan (2011) – FUNGHI MEDICINALI, dalla tradizione alla scienza – NUOVA IPSA EDITORE
Ivo Bianchi (2008) – MICOTERAPIA – NUOVA IPSA EDITORE
Georges M. Halpern – I FUNGHI CHE GUARISCONO – EDIZIONI IL PUNTO D’INCONTRO
Ivo Bianchi (2013) – Il Fungo dell’Immortalità – MOS MAIORUM EDIZIONI
Ivo Bianchi (2016) -Guarire con i funghi medicinali — EDITORIALE PROGRAMMA
STUDI
Amelioration of aminoglycoside nephrotoxicity by Cordyceps sinensis in old patientsÂ
Antiaging Effect of Cordyceps sinensis Extract
Antitumor sterols from the mycelia of Cordyceps sinensis
Cordyceps sinensis, un hongo usado en la medicina tradiciones china
Hypoglycemic activity of a polysaccharide (CS-F30) from the cultural mycelium of Cordyceps sinensis and its effect on glucose metabolism in mouse liver.
In vivo stimulatory effect of Cordyceps sinensis mycelium and its fractions on reproductive functions in male mouse.
Protein constituent contributes to the hypotensive and vasorelaxant acttvtties of cordyceps sinensis
Yarsagumba [Cordyceps sinensis (Berk.) Sacc.]; TraditionalUtilization in Dolpa District, Western Nepal.
[Effects of cordyceps sinensis on T lymphocyte subsets and hepatofibrosis in patients with chronic hepatitis B]